Arriva la sera e iniziamo a riassumere,
a sintetizzare.
La parte si fa più importante del tutto.
Diventiamo pensatori stanchi,
ci divertiamo a saltellare ai margini del sonno.
Sbagliamo consapevolmente,
accettiamo le contraddizioni
gettando le basi
per le nuove prontissime illusioni.
Il Presente ci martella sulla fronte,
Ieri è la città lontana
di una vacanza estiva.
Siamo gli invasori
di uno spazio non nostro,
siamo tutti più seri,
più sinceri.
Siamo quello che scriviamo negli appunti
e siamo il contrario il giorno dopo,
una volta riletti.
Siamo la consapevolezza del nostro corpo,
siamo la sera
che pretenderà un mattino.